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Un giorno, un giorno forse tra poco, costruirò una nave grandissima. Capace di stare sull’acqua come le navi e di volare come gli aerei, anche se è una nave. Capace di andare sott’acqua e sulla terra, come una nave sottomarina, come una nave con le ruote.
Un bambino immagina un viaggio fantastico: navigare per il mondo, attraversare paesi in guerra, salvare animali in pericolo… e tornare a casa come un eroe. Anna Castagnoli cerca la precisione nelle parole per trascrivere i pensieri e i sogni del protagonista; parole che vivono nell’immaginazione fin dall’infanzia e permettono di costruire una realtà e, al tempo stesso, di difenderci da essa quando non ci piace. Il viaggio è una metafora della vita e conduce il protagonista a scoprire il mondo ma anche se stesso, risolvendo conflitti e circostanze difficili. Attraverso la fantasia e l’immaginazione, questo giovane viaggiatore progetta avventure, inventa situazioni e costruisce la propria identità. Gabriel Pacheco risolve metaforicamente l’idea del viaggio in nave e converte oggetti qualunque in veicoli ideali per l’immaginazione. Così, grazie alla magia della fantasia, una scatola di cartoncino vuota si trasforma in una stanza (evocando spazi surrealisti) o in una nave che ci condurrà attraverso i sogni. In realtà, il protagonista non lascia mai la casa dove comincia il suo viaggio fantastico. L’illustratore propone scene isolate, non narrative, di grande uniformità estetica quanto a colore, spazio, elementi, personaggi, composizione… lasciando al testo la narrazione vera e propria. Per supportare questa proposta plastica, elementi come gli stivaletti, i giocattoli del bambino o altri oggetti quotidiani si trasformano in scene fantastiche. In questo modo, da un lato ci vengono proposti suggerimenti e strade interpretative che ci aiutano a capire la storia, dall’altro si moltiplica il potere suggestivo dell’albo, che apre a diversi livelli di lettura. Una storia eccitante che veicola messaggi di solidarietà, essenziali per la maturazione dell’individuo.
Isaac Díaz Pardo Illustrated Book Award 2009
L’illustratore:
Gabriel Pacheco è nato nel 1973 a Città del Messico, dove si è laureato in scenografia presso l’Istituto Nazionale di Belle Arti e ha conseguito il diploma in Storia dell’Arte presso il Centro Nazionale per le Arti. Autore di magnifiche e sognanti immagini per libri per ragazzi, volumi di poesia e letteratura fantastica, lavora nel mondo dell’illustrazione dal 1998. Ha conseguito diversi premi e riconoscimenti internazionali: in Spagna, Italia, Francia, Giappone, Emirati Arabi Uniti, Corea, Germania e Messico. Nel 2009 ha ottenuto una menzione speciale per la categoria New Horizons alla Bologna Children’s Book Fair, è risultato vincitore della X edizione del Concorso Internazionale di Illustrazione della Città di Chioggia e ha ottenuto il primo premio al XIV Catálogo de Ilustradores de Publicaciones Infantiles y Juveniles di Città del Messico. Nel 2010 ha vinto il CJ Picture Book Award per la categoria Illustrazione in Corea e, nel 2012, lo Sharjah Children’s Books Award. È stato selezionato dalla Bologna Children’s Book Fair (2007 e 2008), dalla rassegna internazionale di illustrazione “I colori del sacro” a Padova (IV e IX edizione), dalla Biennale di Illustrazione Ilustrarte in Portogallo (2008) e dal Banco del Libro de Venezuela, oltre che, nel 2008, per il catalogo White Ravens della Internationale Jugendbibliothek di Monaco di Baviera, per il Premio Quórum in Messico e per il concorso 50 books – 50 covers dell’American Institute of Graphic Arts. È stato inoltre nominato per l’Astrid Lindgren Memorial Award (2011) e per il premio Hans Christian Andersen (2016). Attualmente è art director della mostra “Le immagini della fantasia” della Fondazione Štěpán Zavřel e coordina alcuni corsi alla Scuola Internazionale d’Illustrazione di Sarmede. Con #logosedizioni ha pubblicato: Tre desideri (2008), Il grande viaggio (2012), L’Aggiustacuori (2017), La strega e lo spaventapasseri (2017), Messer Gatto (2017), Barbablù (2018), e La bella e la bestia (2020).
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