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La moda in corsia di sorpasso Scatti provocatori e non censurati di artisti e modelle
Dieci anni dopo il suo provocante debutto A Private View, Sante D’Orazio torna con un secondo volume di fotografie-diari-ritagli, che copre un periodo che va dal 1997 al 2008. Privi di censure e provocatori, gli scatti di D’Orazio sono montati come un collage e incorniciati con osservazioni spontanee e annotate a mano. Party che durano tutta la notte e sessioni di scatto che durano tutto il giorno mostrano luci e ombre della vita glamour di D’Orazio — i suoi soggetti sono celebrities, modelle, musicisti, attori e artisti… più o meno vestiti. Potrete vedere Kate Moss, Naomi Campbell, Claudia Schiffer, Diane Kruger, Tricia Helfer, Stephanie Seymour, Liz Hurley, Jay-Z, Mickey Rourke, Angelina Jolie, Christina Aguilera, Pamela Anderson, Keith Richards, Axl Rose, Damien Hirst, Julian Schnabel e molti altri. Immagini informali contrastano con scatti in posa, il colore con il bianco e nero, e le scene tagliate sono mostrate accanto alle fotografie pubblicate su Playboy, Interview e affini. Con uno sguardo affilato, questo fotografo newyorkese crea un quadro dinamico di atmosfere e stili. Avere accesso a questo demi-monde è molto difficile; riuscire a catturarne l’essenza in parole e immagini lo è ancora di più. Sante D’Orazio riesce in entrambe le imprese.
Il fotografo: Sante D’Orazio (nato nel 1956) è un fotografo noto a livello internazionale che ha realizzato campagne pubblicitarie per clienti come Versace, Tommy Hilfiger, Victoria’s Secret, Revlon e L’Oreal, e scatti di moda pubblicati su riviste quali Vogue, Esquire, Town & Country, Max, Interview e Vanity Fair. I suoi precedenti libri fotografici sono A Private View (1998), Sante D’Orazio: Photographs (2000) e Gianni and Donatella (2007). L’autore: Ed Ruscha (nato nel 1937) è un pittore, fotografo e artista grafico, tra i fondatori della Pop Art. Conosciuto per i suoi paesaggi con slogan sovrapposti e “word paintings”, Ruscha ha tenuto molte mostre retrospettive e ha rappresentato gli Stati Uniti alla Biennale di Venezia del 2005. Vive e lavora a Los Angeles.
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