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Un libro pieno di gioia e tenerezza, una celebrazione visiva di tutto ciò che può darci protezione e conforto.
Tutti noi, in qualunque momento della nostra vita, abbiamo bisogno di un luogo – reale o immaginario – in cui sentirci al sicuro o di un paio di braccia accoglienti dove trovare quiete, conforto, amore. Dove calmare le nostre paure, nascondere le lacrime, curare le ferite. È questo il concetto che Emmanuelle Houdart esplora in questo libro, offrendone molteplici interpretazioni. Il primo rifugio è naturalmente il ventre materno, seguito dalla culla, dall’abbraccio consolante della mamma… sono rifugi la casetta dei giochi, la biblioteca, il giardino, così come i nostri ideali, la nostra fede, laica o religiosa che sia, i personaggi, storici o di fantasia, che riconosciamo come modelli o motivi di ispirazione… e soprattutto l’amore, in tutte le sue forme: quello dei genitori, di un fratello, degli amici, del compagno o della compagna. Fino al tenero legame tra un nonno e il nipote, l’uno rifugio dell’altro, con cui si chiude il volume. Intercalate da testi brevi e musicali, le tipiche immagini dai colori sgargianti e ricche di piccoli dettagli da scoprire che rappresentano la cifra stilistica dell’artista risultano qui particolarmente avvolgenti, rivelando una predominanza di linee morbide e tondeggianti, in linea con la tematica affrontata. Attraverso la sua immaginazione esuberante e intrisa di dolcezza, Houdart ci accompagna alla scoperta dei luoghi e delle persone che ci donano conforto e protezione – in senso fisico ma anche spirituale ed emotivo – nelle varie tappe della nostra vita e a sua volta, tra le pagine di questo libro, offre ai lettori di qualunque età un rifugio nella poesia e nella bellezza.
Stampato in Italia con inchiostro ecocompatibile su carta Sappi Magno Satin 200gsm ad alto contenuto di riciclo.
Emmanuelle Houdart è nata in Svizzera nel 1967. Dopo aver brevemente frequentato la Scuola d’Arte di Sion, ha proseguito gli studi presso l’Ecole Supérieure d’Arts visuels di Ginevra, dove si è diplomata nel 1994. Nel 1996, grazie alla Bourse Patino ha trascorso un anno presso la Cité internationale des Arts di Parigi, dopodiché ha deciso di stabilirsi nella capitale francese. Illustratrice che ama mettere in scena il mostruoso e il meraviglioso, Emmanuelle Houdart collabora da venticinque anni con case editrici specializzate nella letteratura per ragazzi e ha all’attivo oltre trenta pubblicazioni, che ama definire “libri per tutti”. Le sue immagini viaggiano tra frequenti esposizioni in Svizzera, Italia, Hong Kong, e naturalmente in Francia. Tiene regolarmente laboratori di illustrazione sia per adulti sia per ragazzi. Parallelamente alla sua attività editoriale, talvolta sprofonda per mesi dentro sé stessa, abbandonandosi a un lavoro più personale, più intimo, che si avvale della matita colorata come strumento d’elezione. “Se disegno, è perché ho compreso abbastanza in fretta che è l’unico posto in cui ho il diritto di essere completamente me stessa, senza mentire, né barare, né obbedire” racconta. “Se disegno, è perché sono egocentrica, sgonfia, troppo sensibile, freddolosa, collerica, inquieta, appassionata, mezza matta, sostenitrice dell’uguaglianza sociale. Disegno spesso in piedi china sul foglio, senza musica, mentre i corvi gracchiano nel mio giardino. Disegno con cura, lentamente, senza forzare la storia a nascere, senza forzare l’erba a spuntare né i personaggi a volersi bene a tutti i costi. Quando disegno, la morte si allontana, il dolore tace, un mondo possibile prende forma.”
Con #logosedizioni ha pubblicato: Saltimbanchi (2012), Il guardaroba (2012), Amiche per la vita (2013), Il denaro (2013), Va tutto bene Merlino! (2014), Rifugi (2015), Una lunga storia d’amore (2016), Emilia Mirabilia (2016), Mia madre (2016), Mostri malati (2016), Il mio pianeta (2017), Sfilata di Natale (2018) e Genitori felici (2019).
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