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Il primo volume del nuovo corso di Michael Freeman per fotografi professionisti
La composizione è l’arma più potente nell’arsenale del fotografo. Cruciale nella creazione di immagini, consente di esprimere al meglio la propria individualità, per questo è così importante. Sono molti gli aspetti da tenere in considerazione, dal punto di vista alla prospettiva, all’inquadratura, sfruttando la geometria delle immagini, le proporzioni, la posizione dei soggetti… Ogni elemento, a seconda di come viene interpretato e utilizzato può contribuire alla riuscita di un’immagine, permettendo al fotografo di realizzare opere originali e di stimolare ed emozionare lo spettatore.
Quindici anni dopo la pubblicazione del best seller L’occhio del fotografo, il primo libro rivolto al grande pubblico a trattare il concetto di composizione fotografica, Michael Freeman torna con nuove idee al passo con i più recenti sviluppi della fotografia. In questo esaustivo manuale, l’autore spiega in dettaglio come e perché la composizione funziona, mettendo alla prova le proprie teorie grazie alla tecnologia del monitoraggio oculare, e propone schemi compositivi pronti per essere applicati a una serie di situazioni.
Edizione in brossura stampata su carta Matt Art 128gsm.
L’autore: Michael Freeman è forse l’esperto di fotografia più pubblicato in tutto il mondo, oltre a essere in prima persona un professionista di successo: una posizione guadagnata grazie a quarant’anni di lavoro nel settore dell’editoria e della pubblicità. Laureatosi presso il Brasenose College, Oxford University, Freeman iniziò a lavorare nel settore pubblicitario a Londra proprio durante quel periodo di entusiasmanti cambiamenti che ebbe luogo negli anni Sessanta. Nel 1970 prese la decisione che cambiò la sua vita e intraprese un viaggio lungo il Rio delle Amazzoni con due fotocamere di seconda mano. Vedendo che molti degli scatti realizzati durante il viaggio furono selezionati e pubblicati da Time-Life, decise di dedicarsi completamente alla fotografia. Da allora, Freeman si è affermato come uno dei principali fotoreporter al mondo, e i suoi clienti includono tutte le principali riviste a livello internazionale, in primis quella della Smithsonian Institution (per cui ha realizzato oltre 40 articoli). Dei tanti libri che ha pubblicato, che hanno venduto oltre 4 milioni di copie in tutto il mondo, oltre 60 titoli sono incentrati sulla pratica fotografica. Questo suo lavoro divulgativo gli è valso il Prix Louis Philippe Clerc, consegnato dal Ministero della cultura francese. I libri di fotografia di Michael Freeman, tra cui il best seller L'occhio del fotografo, sono stati tradotti in 27 lingue.
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